giovedì 15 settembre 2011

Riunione aziendale

Io non so perché succedono tutte a me. Non so se sono io che li vedo o se, nei vostri uffici, li vedete anche voi.
Sono i Vanzina: i Boldi e De Sica del lunedì-venerdì 09-18.
Sembra una giornata tranquilla, normale, fatta di caffè, computer, clienti, agenda, obiettivi e fuffa varia. E invece, no. Ad un certo punto senti risuonare nella tua testa, a palla, Bob Sinclair e ti ritrovi nel bel mezzo di una riunione aziendale con uno spaccato di Italia Attuale.
Ed ecco lì, seduti in poltrona rossa, sul tavolo di ciliegio, BBoldi e De Sica, usciti da Vacanze di Natale in Estate '95 e piombati qui.
Si parla del fatto che in questo momento è un periodo brutto, come Tangentopoli e che gli appalti non li danno più.
L'amico dell'amico non può più dare una mano, mettece una buona parola, pensacce lui, perché il cugino del cugino l'hanno intercettato ed arrestato.
Allora si parla del progetto attuale, dove ce magno io, ma ce devi magna pure te perché siamo tutte persone perbene.
E cerchiamo un'attrice per una pubblicità. Una gnocca, una zoccola, una porca!
Vorrei mettermi a fischiettare per rendere evidente che sono l'unica donna in sala e che quindi ho difficoltà a sgomitare divertita col 70 enne creativo che ho a fianco.
Lui è Vanziniano ma con stile, ci tiene a guardati fisso negli occhi ed ad utilizzare termini quali: elucubrare, scevro e lapalissiano.
Ma alla fine anche il matusa cede. Bacetto e bigliettino con occhiolino.
Ho un'immensa voglia di vomitare. Vacanze di Natale in Estate '95 mi aveva rotto le palle già il 17 febbraio 1992.

venerdì 10 giugno 2011

Disco-adventure


A volte ritorno.
Questa volta per raccontarvi dello scorso sabato sera.
Con la mia collega da poco tornata single, la mia amica single per scelta (degli altri) e sua sorella decido, per la prima volta dopo un intero anno di rimettere piede in discoteca.
-Farai piovere!- commenta la mia collega quando le comunico la decisione di aggregarmi a loro.
E infatti, appena uscite di casa veniamo colte da un violento temporale, con tanto di ranocchie suicide che confondevano l’asfalto annacquato con le risaie dalle quali provenivano.
Giunte incolumi in discoteca, mi avvedo, con sommo rammarico, che nonostante il passare del tempo la situazione non è migliorata. Avevo appena fatto quattro metri (mi sono voltata per verificare la distanza!), quando una coppia di imbecilli si avvicina. L’amico di sinistra spinge quello di destra per farlo schiantare contro la sottoscritta. Uhhhh ma che modo originale per abbordare una ragazza! Non sapevo se essere estasiata o solo gelosa del loro genio!
Ma il peggio non era ancora cominciato.
Dopo poco tempo decidiamo di raggiungere la sala fumatori, dove incontriamo una simpatica coppia di loro conoscenti, con la quale iniziamo a conversare. Ferma sul posto, avevo l’impressione di pestarmi il bordo dei pantaloni che quindi, con molta noncuranza continuavo a tirare su. Lasciamo la sala fumatori, ma niente: il bordo dei pantaloni continuava a finire sotto il tacco. Ritorniamo in sala, dove ci attendeva mia zia. Adesso non era più solo il bordo del pantalone ad infastidirmi: mi faceva male la scarpa destra, proprio al centro della pianta del piede.
“Sarà poco fine, ma devo proprio guardare cosa c’è che non va!” penso.
Orrore e raccapriccio!
La scarpa destra si era spaccata! A metà!
Il mio storico paio di zeppe nere era diventato un trio!
Vi sembro il tipo che si perde d’animo?
Per nulla!
Raggiungo una postazione comoda, mi levo le scarpe, mi arrampico e mi metto a ballare a piedi nudi sopra quel ripiano che molti utilizzavano per sedersi.
Sono abbastanza esibizionista da non preoccuparmi se in quel modo attiravo l’attenzione.
Ma non lo sono abbastanza per tollerare che il mio top continuasse a scendere lasciandomi in reggiseno!
Ballo una decina di canzoni. Poi si avvicina un buttafuori.
- Non puoi stare scalza!
- Ma ho le scarpe rotte, guarda sono lì!
- Ok, ma non puoi ballare scalza.
- Va beh, ok mi siedo!
- NO, o rimetti le scarpe o te ne vai a casa, scegli tu!
- Mmm, cordiale!
Mi son rimessa le scarpe.
“Beh- ho pensato- tanto devo andare in bagno!”
E così faccio.
Entro in quel sudicio bagno, faccio per calarmi i calzoni… DOH… il pacchetto di sigarette è finito dritto dritto nel buco della turca!
Mentre mi risistemavo il trucco e comunicavo la sventura alla mia collega, davanti allo specchio, mi avvedo che anche la scarpa sinistra stava cedendo al logorio della vita moderna!
E non solo: dalle scarpe sfasciate, fuoriusciva il contenuto della zeppa: pezzi di non so che materiale lattiginoso che lasciavo indietro come Pollicino con i suoi celebri sassolini!
Camminando quindi come una nonna che sta facendo la riabilitazione dopo essersi rotta il femore, esco dal bagno.
Si avvicina un tipo carino!
Almeno una cosa positiva.
Il tipo carino è anche simpatico e intelligente.
Il tipo carino è di Voghera e lavora a Roma!
Ma che ci fa nel vercellese?
Tirando le somme:
1. ho rotto le scarpe;
2. ho perso le sigarette;
3. un locale intero si è deliziato della visione del mio reggiseno;
4. ho conosciuto un tizio interessante per la prima volta dopo anni, ma non potrò mai frequentarlo.

Mi sa che in discoteca ci ritorno tra un altro anno... ^______^